Cos'è una biblioteca?
mercoledì 9 gennaio 2008
- BIBLIOTECA: il termine deriva dal greco biblíon (libro) e théke (ripostiglio).
Una biblioteca è una collezione ordinata di libri e documenti: essa può essere privata o pubblica, gestita da un ente locale o da un’istituzione.
La biblioteca è anche il luogo fisico dove i documenti si trovano raccolti: essi possono trovarsi su vari supporti (cartaceo, cd rom, microfiches, audiovisivi etc.) e sono messi a disposizione del pubblico per motivi di lettura e di studio.
STORIA:
La storia della biblioteca inizia nel palazzo reale di Assurbanipal, a Ninive, dove furono rinvenute 22.000 tavolette d'argilla, corrispondenti alla biblioteca ed agli archivi del palazzo.
La più celebre biblioteca dell'antichità è senza dubbio la Biblioteca di Alessandria, in Egitto, creata nel III secolo a.C.
La crisi del mondo occidentale dopo la caduta dell’impero romano interessò anche le biblioteche.
Nel periodo carolingio ci fu una ripresa dovuta soprattutto all’espansione dei monasteri benedettini.
I frati trascorrevano la maggior parte del tempo negli scriptoria, atelier di copiatura dei manoscritti associati alle biblioteche monastiche. Tra le raccolte librarie più importanti ricordiamo: l’Abbazia di Montecassino, il cenobio di Bobbio e il monastero di Citeaux.
E’ solo grazie a questo lavoro che ci sono pervenute opere antiche che altrimenti sarebbero andate irrimediabilmente perse. Nel XII secolo, con l'organizzazione delle prime Bologna ed a Parigi, si costituirono le prime biblioteche adibite allo studio.
L'impulso più importante rimane però quello dato dall'invenzione della stampa, che verso la fine del XV secolo aumentò la disponibilità dei volumi, anche per la riduzione del costo della produzione libraria. In questo contesto si inserisce la formazione di alcune grandi biblioteche odierne, come la Biblioteca Apostolica Vaticana, fondata da papa Sisto IV.
Nel XVII secolo si assiste alla nascita delle prime grandi biblioteche pubbliche come la Biblioteca Angelica di Roma, la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la Biblioteca Bodleiana di Oxford e quella della Cambridge University.
A partire dal XX secolo, grazie ai contributi di Melvil Dewey e di Eugène Morel riguardo al miglioramento dei cataloghi ed alla classificazione delle opere, le biblioteche subiscono un’eccezionale trasformazione, accompagnata dalla nascita della scienza biblioteconomica. In questo periodo si assiste anche alla diversificazione delle attività bibliotecarie, mediante l'organizzazione di mostre, incontri di lettura e conferenze ed il miglioramento dei servizi offerti agli utenti.
Negli ultimi decenni del XX secolo inoltre lo sviluppo delle biblioteche pubbliche si intensifica e si introduce l’utilizzo del computer per l’informatizzazione dei cataloghi e per la gestione del prestito.
TIPOLOGIE:
Le biblioteche si distinguono per finalità, funzioni, e per il rapporto che istituiscono con l’utenza. Riconosciamo dunque: - le biblioteche nazionali (statale, pubblica, privata);
- biblioteche di istituti di alta istruzione(Università, istituti educativi di pari livello);
- biblioteche non specializzate, destinate alla ricerca e agli studi, che non dipendono dalle istituzioni sopraccitate;
- biblioteche scolastiche;
- biblioteche speciali, finanziate da un’associazione, un servizio governativo, un istituto di ricerca non universitario, accademie e altri gruppi organizzati;
- biblioteche di pubblica lettura o popolari.
In base ai modelli di informatizzazione delle raccolte e dei servizi distinguiamo tra: biblioteca automatizzata, biblioteca elettronica, virtuale e digitale.
Etichette: Una parola a settimana