Google Book Search
Un nuovo, utile libro
venerdì 29 febbraio 2008
Da oggi è possibile consultare in questa biblioteca il libro "Come scrivere e discutere una tesi di laurea in ingegneria" di Franco Failli.



Questo manuale nasce proprio per aiutare a gestire al meglio il proprio lavoro di tesi: dall’impostazione dei rapporti con i relatori o i tutor, all’organizzazione del materiale raccolto, dall’uso corretto del word processor, alla preparazione della presentazione che servirà per accompagnare la discussione finale.


Consigliamo a voi, tesisti di questo dipartimento e della facoltà di Ingegneria, la consultazione di questo utile manuale.

Etichette:

 
posted by Cristina Pace at 11:20:00 | Permalink 0 comments
La stesura della tesi: impaginazione
mercoledì 27 febbraio 2008
Per quanto riguarda la stesura vera e propria della tesi, non ci sono stili predefiniti, ma a seconda della disciplina è chiaro che esista uno stile redazionale diverso.
Ad ogni modo si consiglia:
· di utilizzare frasi brevi, semplici e chiare
· moderare l’uso di aggettivi a avverbi
· fare un buon uso dei sottotitoli
· scrivere le parole straniere non in vigore sul vocabolario italiano in corsivo e al singolare
· essere sintetici nell’esposizione (una tesi lunga non è necessariamente migliore di una breve)
· fare uso di strumenti multimediali e di programmi utili all’analisi
Per quanto riguarda la stesura dell’intero lavoro, và ricordato che non esiste un numero standard di cartelle, ma varia di facoltà in facoltà.
L’impaginazione della tesi segue in genere le norme AIA (Associazione Italiana di Anglistica) che prevedono un carattere 12 se si impiega Times New Roman, un margine di 3 cm su ogni lato e di un 1 cm di rilegatura.
Inoltre è consigliato l’uso dell’interlinea doppia.
Per i tesisti di questo dipartimento la formattazione consigliata è la seguente:
Margine superiore, inferiore, interno o sinistro 3 cm; margine esterno o destro 2 cm . Nessuna intestazione a piè di pagina e interlinea 1.5 punti.
Titoli di capitolo Times New Roman, 14 punti, grassetto, allineato a sinistra, 3 linee bianche prima e dopo.
Titolo di sottocapitolo: Times New Roman, 12 punti, grassetto, allineato a sinistra, 1.5 linee bianche prima e 0.5 dopo.
Testo: Times New Roman, 11 punti con rientro di 0, 5 cm nella Prima linea, giustificato; Note: Times New Roman, 9 punti.
Le pagine vanno numerate tutte consecutivamente in cifre arabe, a partire dal recto del primo foglio stampato.
Nel conteggio si includono anche le pagine preliminari pur non numerandole.

Come si fa a modificare a impostare questi parametri? Semplicissimo:

1. entrate in Word e cliccate sul righello che trovate alla sinistra della schermata. Apparirà questa finestra.


2. Per quanto riguarda l’interlinea invece e il rientro bisogna andare su “formato” e cliccare su “paragrafo”



Impostata la prima pagina, tutto il documento avrà quell’impaginazione.
Un esempio di come realizzare il frontespizio della vostra tesi, lo trovate qui (è un file di immagine in word).Inoltre se cliccate qui troverete il logo dell'Università a colori.


Etichette:

 
posted by Cristina Pace at 09:19:00 | Permalink 0 comments
Confabb: una nuova utile risorsa
Che cos’è Confabb (http://www.confabb.com)? Semplice: è il database più completo per coloro che cercano una conferenza.
Contiene più di 16mila conferenze in tutto il mondo.
La maschera (qui sotto) è molto intuitiva: si può cercare per data, argomento, parole chiave.

Etichette:

 
posted by Cristina Pace at 09:16:00 | Permalink 0 comments
Per contattarci
lunedì 25 febbraio 2008



Per qualsiasi comunicazione da oggi potete contattarci all'indirizzo e-mail bibliotecadieet@unipa.it






Etichette:

 
posted by Margherita"Donatella"Zappini at 09:38:00 | Permalink 0 comments
Le nuove regole RICA 2008
venerdì 22 febbraio 2008
Come avevamo precedentemente scritto in un nostro post, è on-line la bozza delle nuove regole RICA 2008.


Il link è questo: http://www.iccu.sbn.it/upload/documenti/ReicaFeb2008.pdf?l=it
Riportiamo qui, per intero, il primo punto dell'introduzione alle regole:


I testi che si presentano costituiscono l’insieme strutturato delle nuove Regole italiane di
catalogazione, elaborate dalla Commissione RICA istituita nel dicembre 1996 dalla
Direzione generale per i beni librari del Ministero beni e attività culturali. Tali testi sono da considerare una bozza completa e sono corredati da una vasta selezione di esempi. Restano da sviluppare piccole lacune in alcuni paragrafi delle parti I e II, mentre devono essere predisposti Glossario e Indice analitico.
La Commissione intende dedicare il primo semestre del 2008 al completamento e alla verifica dei testi, per garantire la massima coerenza e omogeneità, anche sulla scorta delle osservazioni arrivate e che emergeranno nei prossimi incontri previsti fra febbraio e marzo, e all’eventuale integrazione di alcuni esempi ove necessario, con l’obiettivo di giungere ad una versione definitiva e alla stampa entro l’anno 2008. Si prevede di rilasciare anche una versione web dei testi.

Etichette:

 
posted by Cristina Pace at 13:36:00 | Permalink 0 comments
L'organizzazione della tesi
giovedì 21 febbraio 2008
La struttura generale di una tesi di laurea è la seguente:
· Indice
· Introduzione
· Capitoli centrali
· Conclusioni
· Note
· Bibliografia
· Sitografia (siti internet consultati, da cui si sono tratte informazioni imoportanti)
· Allegati (eventuali)
L’introduzione deve contenere gli elementi fondamentali della tesi, in modo da permettere a coloro che non hanno il tempo di leggere tutto il lavoro, di comprendere i punti chiave.
Inoltre l’introduzione deve illustrare con chiarezza gli obiettivi e le ragioni sottostanti alla loro scelta , presentare gli strumenti utilizzati e l’organizzazione essenziale in parti e capitoli.
Per ottenere una valida formulazione degli obiettivi occorre definire con precisione le ipotesi dalle quali si muove e la tesi che si intende dimostrare. Nonostante le ragioni sottostanti agli obiettivi siano spesso evidenti, può essere utile menzionarle per far capire bene l’origine del lavoro svolto.
I capitoli centrali sono il cuore della tesi. È impossibile dare una struttura valida per tutti, però possiamo fornire alcune indicazioni di carattere generale. In questi capitoli si deve:
1. proporre una rassegna di letteratura rilevante. E’importantissimo non divagare troppo dall’argomento scelto, o perdersi nelle minuzie.
Se si ritiene che un argomento meriterebbe un maggiore approfondimento, è meglio fare un rinvio es. “su questo argomento, vi segnaliamo Caio e Sempronio (1979)”.
2. Illustrare il modello teorico e lo schema interpretativo sul quale si fonda il lavoro;
3. presentare gli strumenti impiegati;
4. presentare e discutere i risultati ottenuti.
Le conclusioni sono parte integrante della tesi e rappresentano il coronamento del lavoro svolto.
Non sono un riassunto, ma costituiscono il momento di verifica della struttura argomentativa e della metodologia adoperata.
Se il lavoro è ben svolto, la stesura delle conclusioni sarà agile, perché immediata conseguenza del lavoro già svolto.
Le conclusioni devono essere chiare e sintetiche.
Le note servono a identificare la fonte dalla quale è tratta un’informazione o a fornire ulteriori considerazioni che altrimenti appesantirebbero il testo. Possono essere a piè di pagina o a fine della tesi, ma le prime sono più funzionali.
È importante inserirle sin da subito, onde evitare di dimenticare da dove si era tratta l’informazione.
Le note di riferimento bibliografico sono oggetto di Norma ISO 690 che prevede tre diverse modalità alternative tra loro. In genere si preferisce usare il sistema autore-data.
Tale sistema consente di richiamare direttamente all’interno del testo le opere citate in bibliografia.
I rimandi vanno fatti specificando di ogni citazione, l’opera, l’autore e l’anno di pubblicazione.

Si segnala a tal proposito lo scritto di Claudio Gnoli “Le citazioni bibliografiche: una guida introduttiva per interpretare e redigere correttamente le citazioni delle fonti bibliografiche” (http://www.aib.it/aib/contr/gnoli2.htm ).
La bibliografia deve essere rigorosamente organizzata per autori : in mancanza di autori individuali effettivi, devono essere considerati autori gli eventuali curatori degli scritti.

Etichette:

 
posted by Cristina Pace at 12:24:00 | Permalink 0 comments
IATE
L’ Inter-Active Terminology for Europe è la banca dati terminologica dell’Unione Europea, ovvero un dizionario multilingue di termini scientifici e tecnici, disponibile nelle diverse lingue ufficiali dell’UE. IATE riunisce tutte le diverse banche dati terminologiche utilizzate in precedenza dai vari servizi di traduzione dell'UE (ad esempio, Eurodicautom, TIS ed Euterpe).


L’utilizzo di IATE è molto semplice ed intuitivo. Basta inserire il termine che si desidera cercare nella prima riga, selezionare la “lingua di partenza”, ovvero la lingua in cui scrivete il termine, e successivamente selezionare la “lingua di destinazione”, ovvero quella in cui volete che il termine sia tradotto. Attraverso i “criteri opzionali” è, inoltre, possibile limitare la ricerca al campo disciplinare di proprio interesse, selezionando una delle opzioni disponibili dal menu a tendina. Selezionando, invece, una delle opzioni presenti sotto la voce “tipi di ricerca” viene reso possibile effettuare la ricerca per termine, abbreviazione e tutti.
Si sa, quando si effettua una ricerca bibliografica ci ritroviamo spesso dinanzi a libri, articoli o documenti in generale, di cui non si ha ancora una traduzione nella nostra lingua. Questo non deve però bastare a scoraggiarci, perché magari proprio quel libro può essere importante per la nostra ricerca. L’utilizzo di IATE ci permette di semplificare il nostro lavoro: in un dizionario bilingue normale spesso non è possibile trovare la giusta traduzione al nostro termine, dato che esistono svariate accezioni determinate dai diversi ambiti in cui esso viene utilizzato.

Inserendo, ad esempio, il termine queue e traducendolo dall’inglese all’italiano, avremo i vari risultati: nell’ambito della comunicazione e dell’informatica si tradurrà come “coda”; nell’ambito dei trasporti come “fila di attesa” e così via. Le accezioni sono sicuramente simili, ma si rende necessario utilizzare il termine appropriato per ogni ambito.
QUI (e tra i link esterni) trovate il link per cominciare le vostre traduzioni on-line. Buon Lavoro.

Etichette:

 
posted by Margherita"Donatella"Zappini at 12:11:00 | Permalink 0 comments
NDLTD Union Catalog
NDLTD Union Catalog (Networked Digital Library of Theses and Dissertations Union Catalog) è un opac che consente di avere libero accesso a tesi di laurea e dissertazioni presentate presso istituzioni accademiche di tutto il mondo.
Si tratta di un progetto sviluppato da
NDLTD per incoraggiare tra gli studenti la prassi di depositare la propria tesi in formato digitale e di renderla liberamente accessibile all’interno della comunità scientifica.
Il catalogo può essere interrogato eseguendo ricerche per nome del candidato, titolo della tesi, soggetto o nome dell’istituzione presso la quale la tesi è stata discussa. Si può utilizzare la ricerca per liste (
Scan Search), oppure quella per parole chiave (Keyword).
Le oltre 200.000 tesi provenienti da più di 50 istituzioni al mondo e rese disponibili via NDLTD sono indicizzate anche da
Scirus, il motore di ricerca gratuito per il recupero dell’informazione scientifica prodotto dall’editore Elsevier (leggi qui il comunicato stampa dell’ottobre 2005).

Etichette:

 
posted by Cristina Pace at 12:07:00 | Permalink 0 comments
Come si fa una tesi di laurea?
mercoledì 13 febbraio 2008
Hai studiato, sostenuto esami, faticato e adesso sei giunto al momento fatidico: la tua tesi di laurea.
Non vedevi l’ora di arrivarci eppure ora ti prende l’ansia da “foglio bianco”: non sai cosa scrivere o meglio da dove cominciare.
Tramite questa categoria saremo noi, con questi post, a darti le dritte giuste per cominciare (la tua tesi) e finire(il tuo corso di studi).
Esistono molti libri e compendi, che comunque ti consigliamo di leggere, ad esempio “Come si fa una tesi di laurea” di Umberto Eco edito da Bompiani oppure la versione cyber “Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet”di Max Giovagnoli, edito da Tecniche nuove.
Noi proveremo a dirvi in maniera semplice e schematica cosa e come fare.
Partiamo dall’ argomento: questo dovrebbe scaturire dalla nostra carriera universitaria, ponderando su quelle materie e tematiche che ci hanno maggiormente stimolato.
L’argomento deve essere qualcosa che ci appassiona e che vorremmo approfondire.
È sufficiente avere l’idea per iniziare
una ricerca bibliografica che và oltre ai nostri appunti e i nostri testi.
È importante che sia un argomento del quale siamo appassionati perché potrà essere il campo nel quale si spera lavorerete dopo la laurea.
Le tesi di laurea si suddividono in due tipi: compilative e di ricerca.
Una tesi compilativa prevede una rassegna storico-critica relativa ad un argomento, una corrente di pensiero, un periodo storico.
Diversa è la tesi di ricerca o sperimentale che prende le mosse da studi già esistenti per analizzare autonomamente un proprio campo d’indagine.
Di solito con questa tipologia vengono assegnati un maggior numero di punti al momento della discussione.
Gli strumenti di ricerca sono tanti: testi cartacei e multimediali, internet, riviste e indagini scientifiche.
Sicuramente non potrete fare a meno di andare nelle Biblioteche, che rimangono fonti primarie di informazione, ma una prima scrematura sui testi che possono servirci può essere fatta a casa, facendo un giro sul web.
Chi ha già frequentato questa biblioteca sa che la prima cosa da fare quando si conosce solo l’argomento della tesi e non si ha nessun riferimento bibliografico, è inserire su un motore di ricerca l’argomento della ricerca.
Google scholar o il nuovissimo Google books possono dare indicazioni molto utili da questo punto di vista.
Facciamo un esempio: supponiamo di volere cercare tutti gli articoli sull’argomento “telecomunicazioni”. Inseriamo in
google scholar la parola “telecomunicazioni”. Ecco la schermata che apparirà


Così andrà anche se mettiamo la stessa parola chiave ( “telecomunicazioni”) su
google books.
La schermata è la seguente:



A questo punto dovremo selezionare i titoli che ci interessano.
Il consiglio che vi do è di cominciare da subito le raccolte dei dati utili per redigere la bibliografia e le note, indicando per ogni testo autore, titolo, rivista, numero, data, luogo di pubblicazione, edizione , capitolo, pagine.
Per i siti web, è meglio salvare le pagine visitate in una cartella (in Microsoft seguire questo percorso: FILE> Salva con Nome> dove appare la casella “tipo File” indica “archivio web, file unico *:mht”).
Così facendo avrai un file con tutte le immagini che potrai consultare e stampare quando vorrai.

Una volta ottenuta l’informazione bibliografica (autore, titolo, anno, etc.) il consiglio è di andare sul
Catalogo bibliografico di ateneo e inserire tali informazioni in “ricerca semplice” oppure “ricerca avanzata”. Tra i vari record (schede), clicchiamo sul primo risultato di “telecomunicazioni”.
Ecco la schermata

Cliccando sul link cerchiato in rosso, otterremo tutte le informazioni che riguardano la collocazione del libro (che nel particolare è un periodico) e potremo arrivare in biblioteca già con i dati che ci occorrono per consultare l’opera.

Etichette:

 
posted by Cristina Pace at 10:16:00 | Permalink 0 comments